L’Archivio storico diocesano nasce a seguito dell’erezione della Diocesi di Trapani nel 1844 ( Bolla di Gregorio XVI Ut animarum pastores del 31 maggio) quando dall’archivio storico della Diocesi di Mazara del Vallo vengono inviati tutti i documenti sciolti, databili tra l’ultimo scorcio del XV secolo e la prima metà del XIX, inerenti i centri che costituiscono il primo nucleo della novella Diocesi (Trapani, Monte San Giuliano, Paceco, Xitta, Favignana, Pantelleria) e che, fino ad allora, avevano fatto parte del territorio diocesano di Mazara.

A questo primo consistente nucleo di documentazione, che si è aggregato alle carte prodotte dalle Vicarie foranee operanti nel territorio di Trapani, si sono nel tempo aggiunti i documenti prodotti dalla Diocesi di Trapani a partire dal momento della fondazione (1844) e sino agli anni ’70 del Novecento. Nel tempo l’AS ha acquisito in deposito gli archivi storici delle tre più antiche parrocchie cittadine, San Nicola, San Lorenzo e San Pietro, divenendo di fatto un Istituto di concentrazione. Il patrimonio documentario, che comprende vari fondi aggregati per un arco cronologico che va dall’ultimo quarto del XV secolo alla seconda metà del XX, è costituito da circa 8500 unità archivistiche distribuite su circa 600 ml. Si tratta di un patrimonio prezioso per la ricostruzione della storia non solo religiosa ma anche civile della città e del suo territorio. È stata creata nel tempo una biblioteca di supporto agli studiosi con oltre 700 volumi, tra monografie, opere storiche, tesi di laurea o di dottorato inerenti ai fondi documentari conservati.

Aperto al pubblico dal 2011 in una nuova prestigiosa sede all’interno dell’Episcopio, l’Archivio è luogo identitario della fede e del cammino della comunità locale nel tempo. Il Progetto di riordino, tuttora in corso, condotto con criteri scientifici da personale specializzato a partire dal 2007, risponde al bisogno del territorio di conoscere la propria storia e all’esigenza di una tutela attiva della memoria. L’Istituto rappresenta oggi uno dei principali centri culturali della Diocesi e si pone come punto di riferimento di buone pratiche per la tutela e la valorizzazione degli archivi ecclesiastici presenti nel territorio diocesano. Ha ottenuto da MiBAC nel marzo 2017 la dichiarazione di “Interesse culturale”.

La documentazione conservata è fruibile dagli utenti per la parte riordinata grazie a capillari strumenti di corredo e ad una banca dati creata tramite il software Cei-AR. Importante polo di ricerche genealogiche, l’Archivio organizza mostre, eventi, incontri con le scuole del territorio, facendo sì che il patrimonio di memorie custodite divenga occasione per riscoprire il senso di appartenenza collettiva ad un passato comune ma anche per rileggere fatti ed eventi in prospettiva futura, per guardare avanti con speranza e fiducia alla storia che verrà.